Dimensione (cm): 50x110
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Prezzo di vendita3 552 SEK

Descrizione

L'opera "sifilide" di Ramon Casas I Carbó, realizzata nel 1897, è un esempio significativo della riflessione personale dell'autore sui dilemmi e sull'angoscia della condizione umana. In questo dipinto, lo spettatore si trova di fronte alla figura centrale di una donna che incapsula un carico simbolico intenso, che rappresenta la tragedia della malattia in contrasto con una sensualità palpabile. La donna, situata al centro della composizione, è presentata con un aspetto introspettivo che evoca sia vulnerabilità che forza. La sua posizione, leggermente inclinata di lato, suggerisce una lotta interna, una sensazione di dimissioni e sfida alle avversità, emulando il dolore fisico ed emotivo associato alla malattia che il titolo comporta.

La tavolozza dei colori utilizzata dalle case è notevolmente ricca ed espressiva, prevalentemente terribile e calda che forniscono un'atmosfera malinconica. Questa scelta tonale non solo sottolinea la corporealità della figura femminile, ma rafforza anche la connessione tra dolore e bellezza, un dualismo che di solito caratterizza il lavoro dell'artista. Le ombre e le luci applicate sottilmente alla pelle delle donne danno un effetto quasi tre -dimensionale, evidenziando le forme e i contorni della loro figura. Le variazioni che Casas raggiunge con il pennello sono una testimonianza della sua padronanza nella tecnica del petrolio, in cui lo studio dell'anatomia umana è in costante dialogo con il suo stile modernista.

Per quanto riguarda gli elementi compositivi, l'inclusione di oggetti come lo sfondo tessile, in un tono che sembra emulare la dissoluzione dell'ambiente, contribuisce al senso di isolamento e angoscia del protagonista. Questo fondo, sottile e quasi etereo, è intrecciato con la figura, indicando una sorta di fusione tra essere e la sua rappresentazione; Un parallelo tra interno emotivo ed esterno estetico. Casas, noto per il suo entusiasmo di catturare la vita quotidiana e le sue sfumature, scelgono di dare voce a tabù complessi e spesso del suo tempo, come le malattie sessuali, fornendo una visione che, alla fine del XIX secolo, era considerevolmente rischiosa.

Ramon Casas I Carbó è uno degli esponenti più importanti del modernismo catalano, un movimento che è caratterizzato dalla sua attenzione alla vita urbana e ai temi contemporanei, nonché un forte interesse per l'esplorazione dell'identità e del simbolismo. La sua capacità di comunicare complessità emotive attraverso l'immagine lo rende un precursore della modernità nella pittura spagnola, in cui si può osservare una chiara evoluzione verso posture audaci e intime nella rappresentazione della figura umana e dei suoi conflitti.

La "sifilide", sebbene non così conosciuta come altre opere del suo repertorio, è inserita in questo contesto di innovazione artistica e sociale. Questo dipinto non solo rappresenta una riflessione sulla malattia, ma evidenzia anche le lotte interne ed esterne degli individui, un soggetto che risuona durante la storia dell'arte. Attraverso il pennello e la visione, Casas ci invita a guardare oltre la superficie, mettere in discussione e riflettere sulla complessità della vita e della sofferenza umana. Questo lavoro, quindi, è eretto come una testimonianza del potere dell'arte per esplorare ed esprimere le profondità dell'esperienza umana, nonché una pietra miliare nella produzione di un artista che ha sfidato i limiti del suo tempo e che, senza dubbio, ha lasciato un Footprint duraturo nel panorama artistico del suo tempo.

KUADROS ©, una famosa vernice sul muro.

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