Descrizione
Per questa vernice dipinta sulla pietra, Hans von Aachen ha selezionato la scena di apertura dell'Eneida di Virgilio in cui Aeolo, il re di Aeolia, rilascia i venti e le tempeste della grotta per attaccare le navi di Troia su richiesta di Giunone.
In primo piano a sinistra, il pittore ha rappresentato Giunone che chiede a Eolo, il re dei venti, che sta orchestrando l'attacco.
I venti volano intorno al cielo e soffiano forti. Tra questi la figura del raggio, rappresentata con brillanti corna nella sua testa, può anche essere riconosciuta.
Nel mezzo del mare in tempesta, le navi di Troia sono inghiottite dalle onde. Sulla nave vicino al primo piano, l'uomo corazzato, Enea estende le braccia e prega per il cielo, mentre sua madre Venere appare nel cielo nella sua macchina che giace da piccioni bianchi.
Sebbene il testo di Virgilio non menzionasse l'aspetto della dea in questa scena, il pittore ha inserito questo motivo, presumibilmente per indicare che la fortuna di Enea migliorerà attraverso le misericordie di Venere. Nell'episodio seguente, Dido, la regina di Cartagine, si innamorerà di Enea attraverso gli schemi di Venus.
Le pietre meravigliosamente granulate come marmo e alabastro, ma anche le pietre semi -preziose erano molto popolari come portatori di immagini per questioni religiose o antiche. Hans von Aachen, ha fatto uso della struttura naturale e del colore della pietra per rappresentare il mare tempestoso e il cielo cupo e coperto di nuvole e stabilire forti contrasti pittorici. È uno dei più importanti pittori della corte dell'imperatore Rodolfo II a Praga e ha lavorato intensamente con la vernice in pietra, che è stata molto apprezzata nella corte Rufolfiniana.